Due delle più grandi aziende di telecomunicazioni via cavo degli Stati Uniti hanno annunciato la loro fusione, segnando un passo cruciale nel processo di consolidamento del settore. Il cambiamento arriva in un momento in cui sempre più consumatori rinunciano ai tradizionali pacchetti televisivi a pagamento a favore di alternative in streaming più economiche, costringendo le aziende del settore a rivedere i propri modelli di business.

Charter Communications, che opera con il marchio Spectrum, ha ufficializzato l’accordo di fusione con Cox Communications, società privata valutata complessivamente 34,5 miliardi di dollari, inclusi i debiti. L’annuncio congiunto è stato rilasciato venerdì.

Questa unione rappresenta un vantaggio strategico per entrambe le aziende, che si trovano a fronteggiare una concorrenza crescente da parte di operatori mobili come AT&T e T-Mobile. Questi ultimi stanno infatti attirando sempre più clienti grazie a offerte combinate di connettività wireless e banda larga domestica.

Inoltre, il calo della domanda di TV via cavo a pagamento — messa in difficoltà dalla diffusione delle piattaforme di streaming — continua a ridurre i ricavi tradizionali del settore. In questo scenario, la fusione potrà consentire alle due aziende di rafforzare la propria posizione competitiva e offrire soluzioni tecnologiche più avanzate.

«Questa fusione ci consentirà di aumentare la capacità di innovare e offrire prodotti di alta qualità a prezzi competitivi, con un servizio clienti eccellente, destinati a milioni di famiglie e aziende», ha dichiarato Chris Winfrey, amministratore delegato di Charter.

La notizia ha avuto effetti immediati anche sui mercati: il titolo di Charter (CHTR) è salito di oltre il 6% in Borsa. L’azienda ha registrato una crescita del 22% dall’inizio dell’anno, in controtendenza rispetto ad altri operatori via cavo, grazie soprattutto all’aumento degli utenti mobili, che ha compensato la perdita di abbonati TV.

Cox rappresenta la divisione più importante del gruppo Cox Enterprises, un’impresa a conduzione familiare fondata nel 1898, attiva nei settori dei media, dell’automotive e delle telecomunicazioni. La nuova società manterrà il nome di Cox Communications, ma continuerà a usare il marchio Spectrum per i consumatori.

La sede centrale sarà ubicata negli uffici di Charter a Stamford, nel Connecticut, ma verrà mantenuta una “presenza significativa” anche nel campus Cox di Atlanta.

L’operazione resta soggetta all’approvazione delle autorità regolatorie e potrebbe rappresentare un banco di prova importante per l’attuale amministrazione USA in materia di fusioni aziendali di grande portata.