Hyundai rafforza la sua strategia di elettrificazione nel Vecchio Continente con una decisione storica: a partire dal 2026, il nuovo modello elettrico Ioniq 3 verrà prodotto nello stabilimento turco di Izmit. L’annuncio è stato dato durante l’IAA Mobility 2025 di Monaco da Murat Berkel, Direttore Generale di Hyundai Turchia, segnando un passo cruciale per il marchio e per l’industria automobilistica del paese.
La Turchia come hub strategico per l’elettrico
Con questa mossa, Hyundai diventerà il primo costruttore non turco a produrre un veicolo elettrico nel paese, affiancandosi al marchio nazionale Togg. La scelta della Turchia non è casuale: il mercato delle auto elettriche sta vivendo una crescita esponenziale, passando dall’1% di cinque anni fa all’attuale 15% delle vendite totali. Le proiezioni indicano che entro il 2030 la quota supererà il 30%, posizionando la Turchia come il quarto mercato europeo per i veicoli a zero emissioni.
Lo stabilimento di Izmit, situato vicino a Istanbul, ha una capacità produttiva annua di 245.000 veicoli e attualmente assembla i modelli i10, i20 e Bayon. La produzione della Ioniq 3, basata sulla piattaforma modulare globale E-GMP, sarà destinata principalmente ai mercati chiave come Regno Unito, Germania e Francia, trasformando l’impianto in un centro nevralgico per l’esportazione europea.
Uno sguardo al presente: la Hyundai Ioniq 5
Mentre l’attenzione si sposta sul futuro con la Ioniq 3, il presente dell’offensiva elettrica di Hyundai è rappresentato dalla Ioniq 5, un crossover che si distingue per design e contenuti. Il suo stile innovativo, con linee nette, maniglie a scomparsa e una fascia luminosa che unisce i fari anteriori, non passa inosservato. L’originalità prosegue al posteriore, con luci composte da piccoli pixel quadrati che le conferiscono un’identità unica.
Interni e tecnologia: un salotto su quattro ruote
L’abitacolo della Ioniq 5 è il suo vero fiore all’occhiello: un ambiente spazioso e accogliente che ricorda un salotto. I sedili anteriori, ampi e confortevoli, possono reclinarsi fino a trasformarsi in una comoda chaise longue, grazie anche al supporto estensibile per le gambe. Il divano posteriore è scorrevole, permettendo di modulare lo spazio per i passeggeri o per i bagagli. La plancia, dal design minimalista, è dominata da due display affiancati da 12,3 pollici, anche se il cruscotto digitale offre opzioni di personalizzazione limitate. Apprezzabile la scelta di mantenere comandi fisici separati per la climatizzazione e per altre funzioni essenziali, rendendoli pratici e rapidi da utilizzare. La capacità di carico è generosa, con un ampio baule posteriore a cui si aggiunge un pratico vano sotto il cofano anteriore.
Alla guida: comfort e prestazioni
Su strada, la Ioniq 5 privilegia il comfort. L’eccellente insonorizzazione e la capacità delle sospensioni di assorbire le asperità del manto stradale garantiscono un’esperienza di guida rilassante. Lo sterzo, pur essendo leggero, pecca leggermente in precisione, ma la tenuta di strada è sempre sicura e rassicurante. Se le versioni standard puntano sull’equilibrio, la variante sportiva N Performance da 650 CV è un capitolo a parte: un’auto estremamente veloce e coinvolgente, capace di regalare emozioni uniche anche in pista.
Versioni e autonomia
La gamma offre diverse opzioni per soddisfare ogni esigenza. Già la versione d’ingresso “Exclusive” con batteria da 63 kWh vanta una dotazione di serie completa e un’autonomia dichiarata di 440 km. Per chi cerca maggiore percorrenza, le versioni con batteria da 84 kWh promettono fino a 570 km con una singola carica. La trazione integrale, ottenuta con un secondo motore elettrico, è riservata ai modelli più prestazionali da 325 e 650 CV.
Visione futura e investimenti
La produzione della Ioniq 3 in Turchia si inserisce in un piano di investimenti globale da 67,7 miliardi di euro che Hyundai ha previsto entro il 2030. L’obiettivo è lanciare 21 nuovi modelli completamente elettrici e 13 ibridi a livello mondiale. Per il solo mercato turco, Hyundai punta a raggiungere le 90.000 unità vendute entro il 2030, con una quota significativa di veicoli elettrici, consolidando il ruolo del paese come centro di trasformazione per la mobilità elettrica in Europa.