Il paddock della Formula 1 è in pieno movimento. Mentre la Mercedes annuncia con certezza la sua formazione per il futuro, consolidando la propria stabilità, in casa McLaren una disputa legale porta alla luce tensioni e accuse inaspettate.

Mercedes svela il futuro: Russell e Antonelli confermati per il 2026

La lunga attesa di George Russell per un contratto per il 2026 è finalmente giunta al termine. La Mercedes ha confermato ufficialmente che il pilota britannico continuerà a correre per il team anche nella nuova era della F1, al fianco del suo compagno di squadra, il giovane talento italiano Kimi Antonelli.

L’annuncio, atteso da diverse settimane, pone fine a un’estate di speculazioni sul futuro di Russell, durante la quale la Mercedes aveva sondato la disponibilità del campione in carica Max Verstappen. Dopo che Verstappen ha confermato la sua permanenza in Red Bull a fine luglio, il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ha sciolto le riserve, annunciando la decisione di proseguire con l’attuale coppia di piloti. Nelle ultime settimane, Russell aveva spiegato che solo alcuni dettagli contrattuali stavano ritardando la conferma, ribadendo però il suo totale impegno verso la scuderia di Brackley.

“La conferma della nostra formazione era solo una questione di tempo, non di ‘se'”, ha dichiarato Wolff. “Volevamo prenderci il tempo necessario per gestire le trattative nel modo giusto e assicurarci che tutte le parti fossero soddisfatte. George e Kimi hanno dimostrato di essere una coppia forte e siamo entusiasti di continuare il nostro viaggio insieme.”

Le voci dei protagonisti

Russell, entrato nel programma junior della Mercedes nel 2017, ha sottolineato il forte legame con il team. “Il prossimo anno segnerà il mio decimo anniversario da quando ho firmato con la Mercedes. È stata una partnership lunga e di successo, e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserva il futuro, specialmente con uno dei più grandi cambiamenti regolamentari nella storia di questo sport”.

Anche Kimi Antonelli, al suo anno d’esordio dopo la partenza di Lewis Hamilton verso la Ferrari, ha espresso il suo entusiasmo. “Sono super emozionato di continuare con il team. Ho imparato tantissimo nella mia prima stagione in F1, sia nei momenti positivi che in quelli più difficili. Tutto questo mi ha reso più forte, non solo come pilota ma anche come compagno di squadra. Ringrazio Toto e tutti a Brackley e Brixworth per il loro continuo supporto e la fiducia in me”.

Alta tensione in casa McLaren: la dura risposta di Brown ad Alex Palou

Mentre in Mercedes si celebra la stabilità, l’atmosfera in casa McLaren è decisamente più turbolenta. Zak Brown, CEO di McLaren Racing, ha respinto con forza le affermazioni del campione IndyCar Alex Palou, definendole “ridicole”. Durante un’udienza presso l’Alta Corte del Regno Unito, Palou ha sostenuto che Brown gli avrebbe confidato di non aver avuto un ruolo decisionale nell’ingaggio di Oscar Piastri per la stagione 2023.

Secondo Palou, l’allora team principal Andreas Seidl avrebbe agito in autonomia per sostituire Daniel Ricciardo con il giovane australiano. “Zak mi disse che la decisione di ingaggiare Oscar non era stata sua, ma del team manager Andreas Seidl”, ha dichiarato Palou in tribunale.

La replica di Brown, affidata all’agenzia Reuters, è stata netta e sprezzante. “Non so quale delle due accuse mi abbia divertito di più: l’idea che io non prenda una decisione chiave sulla nostra formazione di piloti, o l’insinuazione che non fossi d’accordo con l’ingaggio del talentuosissimo Oscar Piastri. Entrambe le affermazioni sono palesemente ridicole”. Brown ha aggiunto che lo stesso Piastri “ha riso” di questi commenti quando si sono incontrati.

La disputa legale nasce dal fatto che McLaren ha citato in giudizio Palou per circa 20 milioni di dollari, dopo che quest’ultimo ha rotto un contratto IndyCar per rimanere con il team Chip Ganassi Racing nel 2024. Palou ha ammesso la violazione dell’accordo, giustificandola con una perdita di fiducia nella capacità di McLaren di garantirgli un sedile in F1, ma contesta l’ammontare del risarcimento richiesto.