Il Nevada rinuncia al trasferimento delle Seven Magic Mountains
Il Nevada Museum of Art ha annunciato che non porterà avanti il progetto di trasferimento della celebre installazione Seven Magic Mountains da Las Vegas alla contea di Washoe. Lo scorso agosto, il Consiglio dei Commissari della contea aveva stanziato 500.000 dollari per favorire lo spostamento delle imponenti sculture colorate, a causa dell’espansione dell’aeroporto internazionale Harry Reid. Tuttavia, il museo non ha individuato una sede precisa entro i termini previsti dall’accordo.
Di conseguenza, la contea ha reso noto che i fondi verranno destinati a urgenti lavori di ristrutturazione presso la struttura per la salute mentale della contea di Washoe. Questo tema sarà oggetto di discussione nella prossima riunione del consiglio dei commissari.
Secondo una risoluzione della contea, i finanziamenti provenivano dall’American Rescue Plan Act. Il museo ha poi ringraziato la contea per la collaborazione e ha sottolineato il proprio impegno nel promuovere progetti culturali di rilievo per tutta la comunità del Nevada.
Restauro per la statua “Gold Man” dell’Oregon: una nuova doratura dopo 25 anni
Nel frattempo, a Salem, in Oregon, sono ripresi i lavori per ridare splendore alla celebre statua dorata “Gold Man”, simbolo della storia pionieristica dello Stato. L’imponente statua, che domina il Campidoglio da oltre ottant’anni, viene sottoposta a un nuovo trattamento in foglia d’oro da 23 carati, dopo un quarto di secolo di esposizione alle intemperie e agli “assalti” degli uccelli.
Negli anni, il sole, la pioggia e il ghiaccio hanno gradualmente consumato la doratura, specialmente sulle superfici orizzontali come la testa e le spalle del pioniere. Le operazioni di restauro, affidate a una ditta specializzata, costeranno oltre 230.000 dollari allo Stato dell’Oregon e prevedono l’utilizzo di nuova foglia d’oro e un attento lavoro sulle parti più rovinate.
La statua, realizzata dallo scultore Ulric Ellerhusen e issata sulla cupola nel 1938, raffigura un pioniere con un’ascia e una copertura da carro sulle spalle. Il restauro rispetta le intenzioni originarie dell’artista e garantisce che il simbolo rimanga un punto di riferimento visivo per la città e lo Stato.
Conclusione: l’arte pubblica come patrimonio culturale
Questi due episodi, così diversi ma accomunati dalla centralità di simboli artistici nel territorio americano, sottolineano l’importanza della tutela, valorizzazione e gestione delle opere d’arte pubblica. Sia che si tratti di scegliere una nuova collocazione per una celebre installazione contemporanea, sia che si affronti il delicato restauro di una scultura storica, le istituzioni si trovano a dover prendere decisioni che hanno ricadute sulla comunità e sull’identità collettiva.