Agrigento è stata designata Capitale italiana della cultura per il 2025, ma il processo di preparazione sembra attraversare difficoltà e ritardi significativi. Nonostante il sindaco Franco Micciché mostri ottimismo, il cammino verso l’organizzazione degli eventi culturali è pieno di ostacoli.

Il Consiglio comunale di Agrigento ha recentemente approvato lo statuto della Fondazione di partecipazione Agrigento 2025, che dovrebbe gestire gli eventi culturali, ma rimangono questioni irrisolte, come il mancato sostegno del Consorzio universitario Empedocle e del Comune di Lampedusa. Questi attori sono indicati come soci nella proposta, ma i loro voti mancano ancora per l’approvazione definitiva.

Lo statuto della Fondazione è stato approvato con tagli sostanziali, escludendo la fondazione MeNo dai soci fondatori e rimuovendo la nomina del direttore generale, posticipando questa decisione al futuro Consiglio di amministrazione, composto da 9 persone.

Nonostante le difficoltà, il tecnico che ha redatto il dossier di candidatura, Roberto Albergoni, esprime fiducia riguardo ai progressi futuri e alla possibilità di iniziare il lavoro a gennaio. Tuttavia, le complicazioni e le tensioni politiche sembrano caratterizzare questo processo, mettendo a rischio la realizzazione degli eventi culturali previsti per il 2025.