Crescono le attività per le quali non serve più alcun certificato (dai ristoranti all’aperto ai musei) mentre si riducono quelle per cui resta l’obbligo del super green pass (dai cinema ai teatri). Anche per i no vax niente più quarantene (sostituite dall’autosorveglianza) in caso di contatto stretto con un positivo al Covid
La fine dello stato d’emergenza il 31 marzo sancirà nel giro di quattro settimane (a partire dal 1° maggio) anche lo stop a Green pass e mascherine. Con un parziale addio iniziato già il 1°aprile. L’Italia si avvia insomma al ritorno alla normalità, o meglio alla convivenza con il virus, che continua a circolare ampiamente. Con le nuove regole non vengono più lasciati senza stipendio gli irriducibili no vax (sanitari esclusi) e scompaiono le quarantene dei contatti stretti no vax di un positivo, sostituite anche per loro dall’autosorveglianza. Ecco il calendario con le varie tappe fissate dal nuovo decreto per il superamento delle misure di contrasto alla pandemia.
Non è più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio (resta obbligo di mascherina fino al 30 aprile). Addio al certificato verde anche per alloggiare in hotel e strutture ricettive (compresi i ristoranti al loro interno), per visitare musei, mostre e biblioteche, per accedere ai parchi divertimento e alle piscine all’aperto, per mangiare nei ristoranti all’aperto, per andare dal barbiere, dal parrucchiere e dall’estetisa, nonché per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale (tram, autobus, metro), anche se resta obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile. Per tutte queste attività l’accesso è libero.